Oltre trenta miliardi di oggetti smart in rete entro il 2020 rispetto a “solo” poco più di sette miliardi di persone, il 90 percento dei prodotti commercializzati in grado di collegarsi a Internet, investimenti globali per più di 60 mila miliardi di dollari nei prossimi quindici anni. Sono i numeri dell’IoT, cifre impressionanti di una rivoluzione che sta interessando tutti gli aspetti del mondo in cui viviamo compreso, e con un ruolo fondamentale, il settore energetico.
La trasformazione digitale ha già coinvolto tale ambito, favorendo la nascita di nuovi operatori e accelerando l’evoluzione delle reti energetiche da strutture con pochi produttori centralizzati a molte entità distribuite – le Distributed Energy Resources (DER) – che producono o immagazzinano energia e la cedono a seconda delle necessità e in maniera ottimale. In questa evoluzione l’IoT dà un nuovo impulso trasformando la rete di distribuzione in una infrastruttura intelligente e capace di gestirsi: la smart grid.
L’era dell’energia digitale è quindi già iniziata e tanto i produttori, distributori di energia, quanto i fornitori di tecnologie devono badare a non perderne il passo. Come spiega la task force Digital Energy 4.0 della piattaforma tecnologica europea Smart Grids, infatti, la digitalizzazione del settore energetico è irreversibile. I grandi operatori hanno avviato i loro progetti di Smart Grids e quelli più piccoli devono prepararsi a farlo, anche in maniera collaborativa se non hanno abbastanza risorse economiche per muoversi da soli. Le piattaforme IT e operations degli operatori stanno convergendo e, grazie ai Big Data e a funzioni di predittive di analytics, gestiscono in maniera più efficiente la generazione e la distribuzione dell’energia, favorendo in questo modo, tra l’altro, l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete e un consumo più smart da parte dei consumatori.
Tutto questo ovviamente presenta sfide tecnologiche e di gestione per gli operatori, che lavorano in rete con molti altri produttori e rivenditori di energia, in un mercato europeo libero e interconnesso. Per questo serve avere “dietro” piattaforme come SAP Leonardo, in grado di raccogliere in maniera sicura grandi moli di dati dal campo, per ciascun asset della rete, e applicarvi le funzioni di Analytics e Machine Learning necessarie a operare sempre in maniera bilanciata e affidabile, gestendo rapidamente (e anche prevenendo) qualsiasi evento.
Carlo Nigri
Industry Solution Advisor