Introdurre dinamiche dei giochi in contesti non ludici è un modo per aumentare il coinvolgimento delle persone. Lo sperimentiamo quotidianamente: la raccolta punti del supermercato ci spinge a comprare prodotti, visitiamo luoghi e locali per conquistare medaglie virtuali, ci alleniamo per scalare classifiche con amici e sconosciuti. Sono tutti esempi della gamification, che ha ampiamente dimostrato la sua efficacia in quanto ad engagement, in qualsiasi ambito.
Ma come è “fatta” davvero la gamification? Come la si applica efficacemente? In sintesi, serve creare un circolo virtuoso tra dinamiche, meccaniche e componenti. Vediamo di che si tratta.
Sembra una frase a effetto, ma giocare è una cosa seria. Giocando impariamo a conoscere il mondo e i giochi ci accompagnano in tutta la nostra vita. Segno che, almeno quelli ben riusciti, suscitano in noi bisogni e desideri che sanno anche soddisfare. Questi sono gli elementi astratti che ci coinvolgono nel gioco e prendono il nome di dinamiche. Lo sono ad esempio le emozioni che il gioco suscita, il senso della progressione al suo interno, le relazioni che creiamo con altri giocatori, il fatto che ci sia una storia di fondo che si dipana giocando.
Le dinamiche poi si traducono nelle cosiddette meccaniche di gioco. Queste sono gli elementi base del gioco, i meccanismi che compongono la sua struttura. La teoria della gamification le descrive con precisione, sono però ancora elementi generici e ogni gioco può implementarli in forma differente. Le meccaniche più diffuse sono circa una ventina e sono ben note: schemi a livelli successivi, quest da completare, bonus, gioco cooperativo, scoperta di nuovi contenuti, collezione di risorse, classifiche e via dicendo.
Il lato più concreto della gamification è rappresentato dalle componenti, che sono la concretizzazione delle meccaniche in uno specifico ambiente gamificato. Le componenti sono gli elementi con cui il giocatore interagisce nel gioco e spesso sono confuse con le meccaniche, ma le prime sono strumenti pratici e le seconde sono concetti logici. Così la meccanica delle classifiche si traduce in un leaderboard, quella della collezione in particolari oggetti o elementi da raccogliere, la parte cooperativa con la gestione di un team di giocatori… E tanto altro tra badge, obiettivi, combattimenti (in senso lato), livelli e via dicendo. Le componenti possibili sono davvero molte.
Emanuela Corazziari
Gamification Trainer