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Poco prima dell’apertura della COP28 a Dubai, è stato annunciato che il 2023 sarà molto probabilmente l’anno più caldo della storia. Siamo a metà strada degli impegni intrapresi otto anni fa per la decarbonizzazione entro il 2030. E c’è ancora molto da fare: mentre il numero di aziende che esprimono obiettivi di net zero è notevolmente aumentato, solo il 4% soddisfa i rigorosi criteri stabiliti dalle Nazioni Unite.

Tra i temi trasversali per la COP di quest’anno c’è il ruolo cruciale giocato dalla tecnologia che ci aiuterà a rispettare i piani di Parigi. Ritengo che la tecnologia rappresenti per le imprese il catalizzatore della decarbonizzazione nelle loro operazioni e supply chain. Non solo abbiamo bisogno che i leader riconoscano l’urgenza di ridurre le proprie emissioni per la salute del pianeta, ma stiamo lavorando affinché vedano le enormi opportunità di sviluppo per le loro organizzazioni derivanti dalla trasformazione sostenibile del business e dall’economia a basse emissioni di carbonio.

Abbiamo svolto recentemente una ricerca in 21 paesi che ha coinvolto oltre 4750 business leader, secondo cui il 72% dei rispondenti ritiene che la sostenibilità stia contribuendo a differenziare le loro aziende dai concorrenti. In Italia siamo quasi al 70%, con un 38% di aziende che prevede di aumentare i propri investimenti nelle strategie di sostenibilità nei prossimi tre anni…

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